
Dodo e la pausa gourmet: il gusto anni ’80 targato De Santis
Dodo – Bresaola punta d’anca, caprino di latte vaccino al vino bianco, rucola, limone, pepe.
Dodo, il panino di De Santis, è un tuffo nella Milano degli anni Ottanta, quella celebrata come la Milano da bere grazie al celebre spot dell’Amaro Ramazzotti. Erano tempi in cui il capoluogo lombardo strizzava l’occhio alle grandi capitali mondiali, come Londra o New York, con insegne al neon che illuminavano piazza del Duomo quasi fosse Piccadilly Circus o Times Square. La città pulsava di vita e innovazione, forte di una cultura pop emergente che vedeva nei paninari – con i loro bomber Moncler e gli stivali Timberland – una delle espressioni di un fenomeno di costume destinato a entrare nell’immaginario collettivo. Tanto che perfino i Pet Shop Boys dedicarono loro una canzone, intitolandola proprio Paninaro.

In questo contesto di fermento e novità, Panini De Santis era già un punto di riferimento gastronomico. All’interno del locale, tra avventori frettolosi e habitué legati alle tradizioni, emergeva la figura di Dodo, un tassista che ogni giorno trovava il tempo di concedersi un momento di pausa. Per lui, quel breve intervallo nella frenesia cittadina era sacro: un’occasione per staccare la mente dal continuo via vai di chiamate e destinazioni. E lo faceva sempre con il suo panino preferito, che da lui avrebbe poi preso il nome. Così, Dodo è diventato un classico, una celebrazione dell’incontro tra la storicità di Milano e la voglia di sperimentare del decennio più vivace del Dopoguerra.
Gli ingredienti
Composto da bresaola di punta d’anca, caprino di latte vaccino al vino bianco, rucola, limone e pepe, Dodo riassume in sé freschezza e autenticità. La bresaola, specialità tipica della Valtellina, sposa la morbidezza del caprino, reso ancora più delicato dalla sfumatura di vino bianco. La rucola regala un contrasto vivace, mentre il limone aggiunge una nota agrumata e brillante che rievoca l’energia di quegli anni spensierati. Un pizzico di pepe finale completa la sinfonia di sapori, rendendo ogni morso un’esperienza equilibrata e avvolgente.
Ogni morso di Dodo racconta il connubio tra passato e futuro, fra semplicità e innovazione. Gustare Dodo significa rivivere la storia di una città in continuo movimento, ma anche celebrare il potere del cibo di unire le persone e creare ricordi indelebili.